La rivoluzione delle microalghe

microalghe2Una particolare tipologia di alghe marine che riceve molta attenzione dal punto di vista della ricerca scientifica sono le microalghe. Questa particolare famiglia di alghe ha infatti caratteristiche uniche, molte ancora da scoprire, che potranno aiutare in futuro a creare un mondo più green ed ecologico.

Per questo motivo è da poco partito il progetto lombardo che prevede lo stanziamento di fondi ad un importante centro di ricerca cremonese, l’Istituto Spallanzani, allo scopo di studiare questi importanti organismi per rilanciare settori in difficoltà e per uno sviluppo economico sostenibile. Grazie alle microalghe è infatti possibile in molti campi ridurre il consumo di energia e di risorse e diminuire l’impatto ambientale di materiali pericolosi.

Il progetto triennale prevede lo studio di un metodo efficace per applicare le microalghe al trattamento e alla valorizzazione di reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari; ciò significa che, grazie ai fondi stanziati tra gli altri da Regione Lombardia e alcune università milanesi, sarà possibile far nascere un vero e proprio “Polo delle Microalghe”, questo il suo nome, dove ad esempio si farà ricerca per trasformare gli inquinanti contenuti nei fertilizzanti in materiale innocuo per l’ambiente e con potenzialità per altri settori.

microalghe

Microalga al microscopio

Le materie prime create applicando alcuni processi delle microalghe a questi scarti di produzione potranno infatti diventare preziose risorse a kilometro zero per i settori cosmetico, mangimistico, energetico e agricolo.

Il progetto si propone di entrare dunque in una logica di economia circolare, dove svariate aziende della zona possano beneficiare dei risultati di queste ricerche e utilizzare come risorse ecologiche ed economiche ciò che per le aziende vicine era in origine un problema e un costo. Alcune delle idee che verranno indagate sono ad esempio legate alla possibilità di creare bioplastiche a partire da questi materiali.

Le microalghe sono dunque finalmente considerate delle “biofabbriche verdi” in grado di produrre energia e non solo consumando esclusivamente CO2 e luce solare. Grazie a questa ricerca e alle possibilità offerte ma ancora inesplorate dalle microaghe si prepara una enorme rivoluzione che abbatterà l’inquinamento, creerà lavoro e risorse e migliorerà il nostro pianeta. Speriamo dunque di vedere presto i risultati di queste ricerche nella vita di tutti i giorni! E voi cosa ne pensate? Raccontatecelo nei commenti.

Fonti: bioenergyitaly.com; cremonaoggi.it; istitutospallanzani.it; cremaonline.it

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