Alghe e mucche per ridurre i gas serra

muccaCon una nuova ricerca scientifica le alghe sono sempre più l’avanguardia per quanto riguarda il miglioramento del nostro impatto ambientale sul pianeta. Sappiamo infatti che con le alghe marine possiamo ad esempio creare nuovi combustibili green per sostituire quelli inquinanti e non sostenibili derivati dai giacimenti fossili, ma il grosso problema relativo ai gas serra rimane l’allevamento.

Uno studio condotto dalla James Cook University in Australia rivela però che basterebbe introdurre le alghe nell’alimentazione dei bovini, causa del 44% delle emissioni di gas serra, in particolare di metano, per ridurre drasticamente le emissioni causa del riscaldamento globale. Già nel 2015 uno studio del laboratorio CSIRO aveva dimostrato, utilizzando uno stomaco bovino artificiale, che l’utilizzo delle alghe rosse nell’alimentazione animale poteva ridurre del 99% le emissioni di metano prodotte dalla digestione del bestiame.

Lo studio è stato portato avanti dal team australiano che ha dimostrato come anche gli ovini beneficerebbero di questo trattamento; basterebbe infatti implementare nell’alimentazione degli animali il 2% di alghe rosse per ridurre le emissioni di una percentuale compresa tra il 50% e il 70% nell’arco di 72 giorni.

alghemangimeSono note le capacità delle alghe di aiutare la digestione e la particolare alga rossa presa in considerazione dallo studio, tradizionalmente impiegata nella cucina hawaiiana, è in grado di produrre una sostanza chiamata Bromoformio, il quale si lega con la vitamina B12 nello stomaco dell’animale con riflessi sull’attività enzimatica, abbattendo la produzione di gas metano.

La nuova alimentazione a base di alghe sarebbe un toccasana per gli animali e per il pianeta, con risvolti positivi anche sull’inquinamento causato dalla coltivazione dei mangimi, perché le alghe sono una materia prima sostenibile e biodisponibile, non richiedono consumo di suolo, acqua, pesticidi e fertilizzanti per essere coltivate e dunque il benessere del pianeta sarebbe doppiamente salvaguardato. Speriamo che questa pratica si diffonda presto!

Fonti: quotidiano.net; abc.net.au

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