Il bucato? Si fa con le alghe

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“Il problema dell’olio di palma e la soluzione dell’olio delle alghe”

Le alghe sono un potenziale candidato per soppiantare l’utilizzo (o l’abuso) di olio di palma e altri oli tropicali in uno dei prodotti con cui abbiamo quotidianamente a che fare: il detersivo per lavatrice. Questo perché le alghe sono in grado di produrre uno degli oli più puri e puliti tra quelli disponibili.

Dalle ricerche condotte dalla Ecover – l’azienda belga specializzata nella produzione di detersivi e prodotti per l’igiene ecologici – è infatti emerso che gli oli derivanti dalle alghe hanno un minore impatto ecologico, ad esempio non alimentando il fenomeno della deforestazione e non avendo effetti negativi sugli ecosistemi e sulla biodiversità.

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“Non ricavate l’olio dalle palme, ricavatelo dalle alghe”

La politica ecologica dell’azienda è chiara: continuare a coltivare ettari di terra chimicamente e in modo massiccio, ignorando l’esistenza di risorse e tecnologie che riducono significativamente l’impatto ambientale, è irrealistico e irresponsabile.

La produzione dell’olio di alghe da parte della Ecover è iniziata l’anno scorso in Brasile, nelle coltivazioni locali di canna da zucchero, a basso impatto ambientale e idrico; è importante anche sottolineare come si proceda in consultazione permanente con la FOEI (Friends Of the Earth International) – un’organizzazione non governativa internazionale che si occupa di ambientalismo.

L’intenzione è quella di mantenere inizialmente bassa (7%), tra gli ingredienti del detersivo per lavatrice, la percentuale di oli derivati dalle alghe, per poi aumentarla sempre più, man mano che si impara a conoscere questa risorsa e che aumenta la consapevolezza delle sue potenzialità.

Un passo avanti per uno stile di vita (e un bucato) più sostenibile!

 

Fonti: uk.ecover.com; sustainablebrands.com; theguardian.com

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