La bioplastica spray per l’agricoltura sostenibile

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La plastica biodegradabile applicata sul terreno agricolo

Le alghe sono alla base della soluzione sostenibile al problema del massiccio inquinamento del terreno, dovuto all’uso agricolo di plastiche derivanti dal petrolio. Basti pensare che sono utilizzati fino a due quintali di plastica a ettaro solo per l’operazione di pacciamatura – e cioè per la copertura del terreno, volta a proteggere le coltivazioni da erbe infestanti e agenti atmosferici. L’utilizzo di pellicole non biodegradabili ha un grave impatto ambientale, perché i residui plastici soffocano le radici delle piante e rendono il terreno improduttivo, in quanto ostacolano il drenaggio dell’acqua e quindi il trasporto dei sali minerali.

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Le materie prime da cui ricavare la bioplastica spray

La soluzione arriva dalla collaborazione internazionale tra l’IPCB-CNR di Pozzuoli e la CAAS (Chinese Academy of Agricultural Sciences), che ha portato alla messa a punto e alla sperimentazione di una tecnica alternativa. Essa prevede l’applicazione sul terreno di una vernice, che si solidifica e fa da involucro protettivo per la base delle piante. La novità sta nel fatto che questa “plastica verde” è costituita da resine organiche idrosolubili e fibre naturali – ottenute le prime da alghe e carapaci, le seconde da scarti tessili (come la juta) o alimentari (pomodori, agrumi), finemente macinati e selezionati in base alla disponibilità del luogo.

plast2I pregi di questa innovativa tecnologia sono molti: essa può essere utilizzata sia in campo sia in serra, permette di evitare il ricorso a diserbanti, non inquina e non va rimossa a fine raccolto. Infatti, a fine coltivazione, questa plastica organica si biodegrada completamente e non solo non deteriora l’area agricola, ma anzi la arricchisce: quando le radici della pianta crescono, rompono la pellicola di vernice, che si dissolve così nel terreno e diventa fertilizzante (contenendo azoto) e ammendante (contrastando l’aridità).

Come afferma il presidente di Futuridea, associazione che collaborerà con l’IPCB per la sperimentazione della bioplastica, si tratta di un’innovazione straordinaria per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile.

Fonti: www.ictp.cnr.it; www.researchitaly.it; www.cinaforum.net/agricoltura-bioplastiche-871/

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