Quando gli aerei erano fatti di alghe

Il De Havilland Mosquito

Il De Havilland Mosquito

L’importanza delle alghe come materia prima sostitutiva ed ecosostenibile di materiali più costosi e inquinanti è oggi riconosciuta, con il mondo della scienza che in più campi si attiva per cercare la formulazione perfetta di materiali green. Ma quest’idea non è nuova e le alghe marine sono state protagoniste di un esperimento pionieristico già ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Famoso per aver aiutato la Royal Air Force britannica a respingere gli attacchi tedeschi, il De Havilland Mosquito era un aereo da guerra progettato per essere leggero e veloce utilizzando per la struttura legno di balsa, in sostituzione del metallo che scarseggiava sempre più durante l’economia di guerra; l’alluminio usato per la costruzione di aerei veniva infatti importato via mare e spesso le navi con il prezioso carico venivano affondate dai sottomarini tedeschi.

Anche il legno di balsa però risultava problematico, in quanto importato dal sud America. Era dunque necessario trovare un materiale leggero e resistente come la balsa, il cui approvvigionamento fosse facile, veloce ed economico. Il dottor Peter Plesch, ricercatore chimico americano, si rivolge dunque alle alghe per trovare la soluzione al problema; il suo progetto è infatti quello di utilizzare l’alginato di sodio, estratto dalle alghe brune così comuni sulle

Esempio di sferificazione, tecnica culinaria che utilizza l'alginato di sodio estratto dalle alghe

Esempio di sferificazione, tecnica culinaria che utilizza l’alginato di sodio estratto dalle alghe

coste britanniche, per creare una schiuma solida e leggera da utilizzare per la costruzione di aerei.

Il processo utilizzato dal professor Plesch prevede una schiuma di alginato di sodio disciolto in acqua che viene poi fatta reagire con cloruro di calcio per rendere le catene di polimeri insolubili. A questo punto la schiuma veniva colata in degli stampi e fatta asciugare.

L’asciugatura dei pezzi così ottenuti risultava però problematica, perché durante il processo questi si deformavano; fu solo nel 1944 che i ricercatori guidati dal professor Plesch troveranno la formulazione definitiva e un nuovo metodo di asciugatura per elettrolisi in modo da non deformare i pezzi, ma oramai sarà troppo tardi. La minaccia tedesca era finita per gli inglesi e per questo non furono prodotti aerei utilizzanti questo materiale.

Ancora oggi è possibile vedere un campione di tavola costruita dal professor Plesch con questo materiale al Museo delle Scienze di Londra e noi speriamo che questo materiale torni presto di moda! Dopo anni ad essere dimenticato finalmente ora potrebbe essere il momento giusto per tornare ad indagare una possibilità come questa che potrebbe rivoluzionare il mondo che ci circonda.

E voi cosa ne pensate? Raccontateci le vostre opinioni qui sotto!

Fonti: rsc.org; wikipedia.org; bartender.it

Un pensiero riguardo “Quando gli aerei erano fatti di alghe

  1. Fernanda ha detto:

    Fantastica questa cosa!

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