Le alghe musicali

spartitiritLe alghe ci stupiscono sempre di più grazie alle loro caratteristiche uniche note e a quelle che ancora dobbiamo scoprire. È per questo che l’interesse della scienza per le alghe marine è sempre molto attivo e la ricerca continua ad impegnarsi in questo campo, rivelando possibilità grandiose per migliorare il nostro pianeta grazie al loro utilizzo.

Non sapevamo però che queste piante marine sono addirittura in grado di comporre musica! Un team di ricercatori ha infatti utilizzato i dati ricavati dallo studio delle alghe azzurre per creare composizioni musicali. Questo non è però solo un gioco scientifico, perché grazie a queste canzoni scritte dalla natura gli scienziati sono in grado di studiare gli schemi e i modelli che regolano la vita di questi micro organismi.

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Le alghe azzurre “compositrici” di musica

Lo studio è portato avanti all’Argonne National Laboratory dell’Illinois, in USA, sotto la guida del professor Peter Larsen, appassionato di musica jazz. Egli descrive il suo lavoro come un tentativo di approcciare gli insiemi di dati in una maniera nuova e sempre scientifica, ma più accessibile anche alle persone che non si occupano di scienza. Ogni composizione infatti evidenzia un particolare aspetto studiato dagli scienziati, come nel caso di “Bloom”, che ci permette di ascoltare la capacità delle alghe di sbocciare, come dice il titolo, diventando molto più abbondanti per un corto periodo.

Ogni parametro delle composizioni musicali è vincolato da un parametro reale dello studio; la melodia può ad esempio rappresentare l’abbondanza dell’alga studiata, dove una nota più acuta rappresenta una maggior quantità di alghe, mentre la struttura e la progressione degli accordi viene presa dalla concentrazione di clorofilla nell’acqua.

Il professor Larsen afferma che queste vere e proprie canzoni scritte dalla natura sono state utili anche per evidenziare similitudini in parametri diversi e per dare agli scienziati la possibilità di capire il quadro d’insieme dello studio in una quantità quasi sconfinata di dati numerici.

Forse non è ancora vicino il giorno in cui potremo assistere ad un concerto di alghe, ma di sicuro l’armonia della natura da oggi è ancora più evidente!

Fonti: livescience.com; touchthewood.co.uk

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