Combattere il Dragone Giallo con le alghe

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Effetti del morbo del Dragone Giallo su piante di agrumi

Le alghe ricoprono un ruolo importantissimo negli ecosistemi marini, ma possono essere utilissime anche per la natura sulla terraferma, lontane dal loro habitat naturale. Alcune recenti scoperte infatti hanno trovato grazie alle alghe marine un’arma per sconfiggere una grave malattia che distrugge ogni anno interi raccolti di agrumi.

HLB, nota anche come il morbo del Dragone Giallo, è una malattia che colpisce in maniera irrimediabile le piante di limoni, arance e agrumi in tutto il mondo, portandole alla morte certa. Nota fin dal 1929, questa malattia era incurabile e impossibile da prevenire fino ad oggi, diventando addirittura globale nel 2005, quando fu scoperta anche negli Stati Uniti d’America colpendo gravemente uno dei settori più fiorenti nell’economia dello stato della Florida.

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Effetti del morbo del Dragone Giallo su piante di agrumi

Grazie agli studi dell’istituto CICIMAR del Polytechnic Institute of Mexico è stato però scoperto il potere di un estratto naturale di alghe per curare e prevenire questa terribile epidemia. Lo studio è ancora in fase embrionale, ma Ana Laura Gonzalez Castro, autrice dello studio, ha dimostrato che le alghe sono in grado di uccidere gli organismi portatori della malattia; gli studi sono stati effettuati su alghe rosse, verdi e brune, ma non è ancora stato possibile isolare l’agente in grado di risolvere il problema.

Questo estratto è la prima arma nota contro il cosiddetto Dragone Giallo e ha l’enorme vantaggio di essere un estratto naturale di alghe; non danneggia la pianta e non è dannoso per la nostra salute, un pesticida ecologico che può essere utilizzato anche come prevenzione sulle piante sane.

Lo studio dunque procede, nel tentativo di isolare gli elementi contenuti nelle alghe che possono risolvere il problema. Nel caso fosse possibile giungere ad una conclusione questo significherebbe inoltre un passo molto importante nello studio degli agenti patogeni per l’agricoltura; con la comprensione dei processi che uccidono le nostre piante potremo finalmente agire alla radice e creare nuovi meccanismi difensivi a base di alghe, non tossici e salutari, per preservare le coltivazioni a partire da una materia prima ecosostenibile e naturale.

Fonti: algaeindustrymagazine.com; wikipedia.org

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