Alghe per un futuro senza plastica

agar plasticityAncora una volta la sfida tra il petrolio e le alghe si gioca nel campo del design, che propone alternative sempre nuove e innovative ai problemi dei derivati dell’oro nero, definizione che oramai perde sempre più la sua accezione positiva. Le alghe marine sono infatti la materia prima perfetta per sostituire i prodotti plastici inquinanti che riempiono la Terra e dal Giappone a Milano arriva una nuova soluzione.

Un trio di studenti di design giapponesi infatti, noti con il nome AMAM, ha appena vinto il prestigioso premio Lexus Design Award 2016 con il progetto AGAR PLASTICITY, presentato alla Milano Design Week nei giorni scorsi. Come dice il nome, i tre designer Kosuke Araki, Noriaki Maetani e Akira Muraoka hanno utilizzato un derivato dalle alghe rosse per inventare un nuovo modo di imballare: l’Agar è infatti un polisaccaride naturale ricavato dalle alghe rosse, usato tradizionalmente nella cucina giapponese e oramai noto in agar plasticitytutto il mondo per le sue proprietà gelificanti.

Studiando le proprietà di questo materiale non è stato difficile per i designer riuscire a creare un materiale poroso e rigido, biodegradabile e completamente naturale, oltre ad essere rinnovabile, in grado di proteggere gli oggetti, ad esempio nell’ambito delle spedizioni, fungendo da vero e proprio imballaggio. AMAM è stato in grado addirittura di dimostrare all’atto pratico le qualità che offre la natura, spedendo da Tokyo a Milano un flacone di profumo imballato con la loro invenzione!

L’innovazione guarda dunque ancora una volta alla tradizione e alle alghe per creare un mondo nuovo, sempre migliore! E voi spedireste i vostri pacchi in questo bell’involucro di alghe?

Fonti: repubblica.it; rinnovabili.it

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