Alghe contro le malattie cardiache

Infarto-535x300-1412670974Dalla Danimarca l’ultima scoperta: una dieta a base di alghe potrebbe ridurre le possibilità di infarto.

Sappiamo tutti che un’alimentazione corretta è fondamentale per cercare di ridurre al minimo i rischi per la nostra salute, in particolari quelli legati a un malfunzionamento del cuore. Certamente qualche occasionale strappo alla regola è concesso, ad esempio in occasioni speciali, come quelle che abbiamo appena vissuto: dal pranzo di Natale al cenone di Capodanno, sembra impossibile dire di no a tutte le golosità tipiche della cucina italiana!

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Alga Kombu in polvere Le Goemonier

Per rimetterci in forma e seguire una dieta sana bastano però pochi accorgimenti. Ad esempio, secondo lo studio condotto dal professor Ole G. Mouritsen e dal suo team alla University of Southern Denmark, basterebbe sostituire il 4% della farina tradizionale all’interno degli alimenti trasformati (pane, pizza, etc) con granulato di alghe per diminuire sensibilmente gli effetti negativi di una dieta squilibrata.

Come sappiamo le alghe hanno numerosi effetti benefici sul nostro organismo e in particolare sostituire la farina tradizionale con quella di alghe permetterebbe di diminuire la quantità di sale di sodio – il normale sale da cucina, notoriamente dannoso per il nostro cuore – con i sali di potassio naturalmente contenuti nelle alghe, con notevoli vantaggi per la nostra salute. Inoltre le alghe stimolano il cosiddetto “umami”, il sapore che stimola il senso di sazietà diminuendo quindi le calorie ingerite. L’esperimento è stato condotto su uomini sani ma in leggero sovrappeso e i dati del dottor Mouritsen ci dicono che, dopo aver somministrato del pane contenente il 4% di farina di alga Kelp, l’apporto calorico dei partecipanti allo studio nelle 24 ore successive è diminuito del 16,4%.

Le alghe inoltre contengono grandi quantità di proteine, fibre e antiossidanti, perfette per essere aggiunte anche ai piatti di carne per diminuire i livelli di colesterolo e, secondo gli studiosi, rendere più buono qualsiasi piatto!

 

Fonti: scienzaesalute.blogosfere.it; greenstyle.it; sciencedaily.com; re-nuble.com; gds.it

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